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Riscatto della laurea e consulenza previdenziale. Qual è la correlazione?

Matteo Spairani, consulente finanziario

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A cosa ci riferiamo quando parliamo di riscatto della laurea? E quale ruolo gioca questa scelta nel contesto della consulenza previdenziale? Scopriamo come funziona e quanto può essere realmente utile per costruire un miglior tenore di vita futuro.

Laurearsi rappresenta il raggiungimento di un grande obiettivo, la conclusione di un percorso di studio e, soprattutto, di vita. Generalmente ci si arriva ad un’età giovane, ed il primo ostacolo successivo, ciò di cui dovremo occuparci dopo avere ultimato i nostri studi, è l’ingresso concreto nel mondo lavorativo.

Data tale premessa, è evidente che per un neolaureato non è così banale ragionare con una prospettiva a lungo termine, anche relativamente al proprio percorso decisionale in ottica previdenziale.

L’istinto è di pensarci con calma, tanto il tempo c’è, ma in realtà il nostro futuro previdenziale va pianificato proprio in questi momenti: il riscatto della laurea rappresenta un importante passo sul sentiero verso un miglior tenore di vita futuro, da raggiungere mediante una consulenza finanziaria e previdenziale precisa e predisposta nei giusti tempi.

Scopriamo allora insieme cosa si intende nello specifico per riscatto della laurea, come funziona, quale operazione è davvero conveniente e perché può portare in futuro numerosi vantaggi in termini di qualità della vita.

Quali sono le condizioni per il riscatto della laurea?

Il riscatto della laurea permette di convertire gli anni di studio in università in anni di contributi, con l’obiettivo di migliorare le nostre prospettive pensionistiche.

Versare i contributi all'INPS

Infatti tali contributi sono in tutto e per tutto assimilabili a quelli derivanti da un normale periodo lavorativo: potranno aiutarci ad aumentare la nostra pensione in termini puramente economici, con un assegno previdenziale migliore, oppure in termini temporali, cioè permettendoci di andare prima in pensione.

Ma come si fa, in concreto, a riscattare una laurea e quali sono le condizioni che dobbiamo rispettare?

È banale dirlo, ma in primo luogo dobbiamo aver conseguito effettivamente un titolo di studio a seguito di un percorso universitario, il quale deve esserci certificato dall’ateneo.

Le tipologie di percorsi riscattabili comprendono lauree triennali, specialistiche o magistrali, così come i dottorati di ricerca e i periodi di studio all’estero (quando sono parificati all’università e hanno valore legale in Italia). Possiamo decidere di riscattare tutto il periodo oppure solo una parte degli studi, sapendo che gli anni del riscatto non comprendono quelli eventualmente svolti fuori corso.

Per riscattare la laurea non occorre essere in quel momento occupati, mentre è necessario non avere lavorato, avendo quindi già pagato i contributi, durante il periodo universitario.

Non serve neanche essere iscritti ad un sistema previdenziale obbligatorio. Ma è opportuno segnalare che gli iscritti alla Gestione Separata INPS possono effettuare il riscatto solo degli anni di studio dopo il 31/03/1996, da quando cioè è stata istituita tale gestione. Inoltre chi ha contributi successivi al 1996 può fare domanda di riscatto agevolato.

Riscatto della laurea: come funziona

In generale, non esiste un termine di scadenza per poter fare domanda per il riscatto della laurea. Occorre però presentarla esclusivamente per via telematica sul portale INPS (con accesso tramite SPID), oppure attraverso patronati o altri enti che facciano da intermediari di quest’ultima.

Rateizzazione pagamento per il riscatto della laurea

Per quanto riguarda il costo del riscatto della laurea, non si tratta di un aspetto banale. Il costo complessivo dipende da una serie di fattori, ad esempio se ci troviamo in un sistema pensionistico contributivo oppure retributivo: nel primo caso dobbiamo valutare l’aliquota in vigore al momento della presentazione della domanda, mentre nel sistema retributivo le variabili riguardano dati anagrafici come età e sesso, gli ultimi anni delle nostre retribuzioni, il livello complessivo di anzianità contributiva.

In ogni caso, il sito dell’INPS mette a disposizione un simulatore che ci permette di inserire le nostre specifiche informazioni, così da fornirci un preventivo di quello che costituirà il costo totale per riscattare un determinato periodo di studi, oltre a informarci sulle possibilità di rateizzazione del pagamento.

Un aspetto, quest’ultimo, davvero significativo, proprio per il costo considerevole dell’operazione di riscatto: è vero che le cifre effettive dipendono da molti elementi, ma in generale parliamo comunque di una somma per ogni anno di studio riscattato che va ben oltre i 5.000 euro.

Ricordiamo anche che il riscatto della laurea permette l’accesso a dei benefici fiscali: chi versa i contributi per riscattare la laurea di un proprio famigliare può detrarre fino al 19% nel Mod. 730, mentre chi li versa per riscattare la propria può dedurre l’intera somma dal reddito complessivo.

Riscatto della laurea e consulenza previdenziale

Il riscatto della laurea rappresenta una strategia molto importante ai fini della consulenza previdenziale.

Quest’ultima non è altro che una consulenza finanziaria che si focalizza sul percorso decisionale che accompagna la persona verso la pensione e sul tenore di vita durante la fase in cui si è cessata l’attività lavorativa. Si tratta perciò di un ambito assolutamente personalizzato e che si basa su analisi approfondite e pianificazioni tanto a breve quanto a lungo/lunghissimo termine.

Equilibrio tra finanza e tenore di vita futuro

Ciascun individuo, infatti, possiede la propria storia e differenti esperienze umane e professionali, motivo per cui ognuno di noi avrà necessità di mettere in atto strategie diverse. L’obiettivo finale è il raggiungimento del giusto balance, di un preciso equilibrio tra disponibilità finanziaria e tenore di vita, dove quest’ultimo è inteso come tenore di vita attuale ma anche, se non soprattutto, futuro. 

In questo contesto possiamo dunque facilmente capire come il riscatto della laurea costituisca un elemento di grande rilevanza: come abbiamo detto, ci permette di accrescere il nostro assegno pensionistico oppure di guadagnare del tempo prezioso per poter andare prima in pensione. In entrambi i casi, ciò che otterremo sarà un miglioramento qualitativo in termini prospettici del nostro tenore di vita. A fronte naturalmente di spese non indifferenti, che pertanto richiedono attenta valutazione, nonostante le possibilità di rateizzazione delle stesse.

Conviene davvero riscattare la laurea?

Il concetto quindi è il seguente: paghiamo di più oggi al fine di ottenere vantaggi significativi domani. Anche se il “domani” rappresenta un momento molto in là nel tempo. Ma allora, date queste condizioni, il riscatto della laurea è davvero conveniente?

In senso assoluto la risposta è , perché rappresenta un investimento per il nostro futuro che può dare dividendi significativi e migliorare notevolmente il nostro equilibrio economico-sociale.

Non va nascosto il fatto che il costo è alto, ma accettabile se dilazionato ad esempio in 120 rate: in questo caso, riscattare con forma agevolata una laurea triennale potrebbe portare a una rata mensile di circa 150 euro per i successivi 10 anni.

Sicuramente la scelta più oculata, considerando la natura estremamente specifica e personale della questione, è quella di rivolgersi in ogni caso ad un consulente finanziario, così da poter avere un aiuto nel concreto dal punto di vista strategico per ciò che riguarda una consulenza previdenziale personalizzata.

Vuoi ulteriori informazioni a riguardo? Contattami per una consulenza finanziaria personalizzata.

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