I ragazzi di questa generazione, per una buona parte, esprimono interesse a seguire le notizie che riguardano temi di risparmio e gestione del denaro, oltre che migliorare le proprie conoscenze in materia. Scopriamo di più.
L’approccio alla finanza della Generazione Z
L’educazione finanziaria rimane una priorità anche per i giovani italiani. È importante focalizzarsi su ogni generazione per comprendere obiettivi, sogni e paure oltre che su quali canali reperiscono le informazioni, quali sono i trend in cui vogliono investire e qual è il loro approccio ai temi d’investimento.
Ad esempio, la ricerca di EduFin/Pictet Am dimostra che la maggior parte delle persone che appartengono a questa generazione si informa sui media digitali, principalmente Tik Tok, Instagram e WhatsApp poi Facebook e LinkedIn, per migliorare le proprie conoscenze in ambito finanziario.
Un dato interessante su diversi punti di vista.
Come prima cosa notiamo come ci sia uno spostamento della ricerca delle informazioni. Se in passato le prime persone prese in considerazione per avere un consiglio erano genitori, amici, parenti o, se si voleva un’opinione da un professionista, il consulente finanziario, ad oggi la ricerca si è spostata su canali digitali.
Questo può rivelarsi un’arma a doppio taglio: sappiamo che le informazioni su Internet non sono sempre corrette e che in tantissimi si spacciano come professionisti finanziari promettendo grandi guadagni con piccole somme di investimento. Ma non si può negare che anche i professionisti del settore, i consulenti finanziari, vengano agevolati nella comunicazione con questa generazione più giovane e meno avvezza al mondo della finanza.
L’ analisi dell’Osservatorio internazionale EduFin 2022: La finanza secondo le nuove generazioni, mette in luce che gli italiani, comprese le generazioni più giovani come i Millennials o la Generazione Z, nutrano una forte fiducia nei professionisti della finanza e un grande interesse per il tema del risparmio. Rispetto al 2021 dove solo un 21% dei rispondenti al sondaggio si diceva interessato a queste tematiche, possiamo dire che ad oggi il 35% si mostra interessato. Un altro dato da non sottovalutare è che la maggior parte sono non investitori.
Le priorità delle nuove generazioni
Conoscere la persona che si ha davanti, il nostro giovane investitore in questo caso, può aiutarci a essere dei referenti adeguati per le sue aspettative. Gli obiettivi primari della Generazione Z, emersi dal rapporto Edufin, sono:
- Tecnologia, salute e clima sono i temi di investimenti che prediligono
- Voler investire in trend che possano cambiare in positivo il futuro del pianeta
- Raggiungere una stabilità dei guadagni a lungo termine
- Avere prospettive di crescita ed essere in grado di gestire giorno per giorno le entrate finanziarie
Indipendenza e autonomia sono due caratteristiche che questa generazione cerca da chi offre una consulenza finanziaria, proprio per questo i social sono i primi media usati per informarsi e formarsi finanziariamente.
Ma in cosa investono le nuove generazioni?
Contando che il membro più “grande” della Generazione Z oggi ha 26 anni quello più piccolo ne ha solo 3. Anche se non si può parlare di prospettive di investimento dell’intera generazione una cosa è certa: prima si inizia a investire e meglio è per una serie di motivi.
Data la giovane età la possibilità di investire in asset con un maggior premio per il rischio, può essere superiore: questo significa che possono investire in prodotti orientati ai mercati finanziari, capitalizzando poi sul lungo periodo.
Come la generazione precedente, quella dei Millennials, gli investitori che appartengono alla Generazione Z ripongono una maggiore attenzione sul tema dell’investimento ESG, riponendo la loro fiducia principalmente in aziende che promuovono e favoriscono i cambiamenti sociali e non solo.
Data la potenza racchiusa nei canali social, soprattutto Tik Tok, sono propensi a mettere i propri soldi in marchi promossi da influencer ritenuti di valore.
Il futuro della finanza
Inutile negare che con l’esplosione su scala mondiale di Internet – e soprattutto dei social – la comunicazione finanziaria stia subendo un grosso cambiamento. Se prima la comunicazione face to face con i professionisti del settore era l’unico modo per interagire, oggi, con l’avvento del web è cambiato tutto, e ce lo ha dimostrato la pandemia quando WhatsApp, Meet, Zoom e altre piattaforme di comunicazione virtuale si sono poste tra i clienti e il consulente finanziario.
Cosa significa tutto questo? Quali sono le prospettive future?
Potrebbe significare che il futuro dei servizi finanziari sarà molto differente dallo stato attuale. Il prospetto è che un’intera generazione di giovani – e giovanissimi – sono sempre più esigenti e in cerca di aziende e servizi che riflettano i loro valori e il loro stile di vita. Quindi sicuramente le aziende più preparate a questo cambiamento generazionale, saranno in grado di adattarsi e crescere per soddisfare le richieste dei propri migliori clienti anche perché, la Generazione Z, non è incline a scendere a compromessi.
E il consulente finanziario?
Mi sento di dire che una parola che accomuna tutti è solo una: adattamento.
Il consulente finanziario deve sempre essere professionale, su questo non c’è dubbio, ma deve anche capire la persona che ha davanti. Come ogni generazione le prospettive future cambiano, anche in ragione del fatto che la società stessa sta cambiando.
Un buon consulente è colui che ascolta attivamente il cliente, che si confronta e che con lui fissa gli obiettivi da raggiungere insieme.
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