Quando nasce un bambino, regalargli un fondo pensione significa essere lungimiranti e pensare al suo futuro.
Quando arriva il fiocco di un bebè in una casa, i genitori o molto spesso i nonni, forti di una cultura storica basata sul risparmio, hanno lo slancio di voler accantonare delle somme per il nuovo arrivato, così che il tempo possa giocare in favore di una crescita nel lungo termine di questi risparmi, che possono essere inizialmente anche di modesta entità, ma dal grande valore simbolico.
Parlo di valore simbolico perché un tempo era abituale che un genitore o un nonno potesse regalare al proprio figlio o nipote il classico libretto di risparmio in Posta o in Banca, così che il bambino diventato una volta maggiorenne, potesse accedere a quei risparmi (nel frattempo moltiplicatisi) che gli avevano lasciato 20 anni prima. Un atto semplice, ma appunto dal grande valore simbolico.
Oggi il contesto è sensibilmente mutato e continua a variare a ritmi forsennati, tant’è che gli strumenti che possono accompagnare un bambino nel suo lungo percorso di crescita, sono molteplici.
Tra questi, ritengo sia assolutamente strategico far conoscere maggiormente le potenzialità dei Fondi Pensione. Viviamo in un Paese fortemente detentore di risparmio, preoccupato per la bassa natalità in cui ormai si è avvitato da anni, interessato da un passaggio generazionale di portata storica, peraltro poco presidiato e pianificato dagli stessi attori interessati.
I neo-Genitori sanno benissimo, perché spesso lo vivono sulla loro pelle, che il mondo del lavoro è caratterizzato da carriere flessibili, frammentate e discontinue, che non sempre possono garantire una continuità nella contribuzione: aderendo ad una forma di previdenza integrativa è possibile regalare ai propri figli un risparmio “strategico” ed al tempo stesso maturare anzianità contributiva nel Fondo Pensione, con tutti i vantaggi fiscali e regolamentari che ciò comporta.
Aprire un Fondo Pensione per il figlio minorenne (bebè o adolescente che sia) vuol dire non solo accantonare somme per la sua previdenza, ma anche risparmi a cui potrà accedere per finanziare i propri progetti di vita.
Quando e quanto serve per aprire un Fondo Pensione ad un bambino?
Innanzitutto per aprire un FPA (Fondo Pensione Aperto) non è previsto alcun limite di età e non ci sono vincoli legati alle condizioni economiche o professionali. Il FPA, lo dice la parola stessa “Aperto”, permette a chiunque di potervi aderire.
Anche se parliamo di Minorenni, nel caso di adesione a FPA, non è necessaria la preventiva autorizzazione del Giudice Tutelare, sempre che le somme utilizzate per i versamenti in favore del minore non provengano da altri risparmi già intestati al minore stesso.
Proprio in funzione della grande flessibilità di questo strumento, nei FPA non ci sono importi minimi da versare. La contribuzione può essere davvero modulata secondo le proprie esigenze e possibilità di risparmio che nel tempo possono variare.
Va sempre sottolineato, che da un punto di vista finanziario, una contribuzione stabile nel tempo porta maggiori benefici in termini di costruzione di un Montante, rispetto a versamenti occasionali.
Vantaggi Fiscali per genitori e figli
I vantaggi fiscali del Fondo Pensione si evidenziano sia nel brevissimo termine (ad ogni anno d’imposta) sia nel lungo o lunghissimo termine quando parliamo di adesioni da parte di minori. Vediamoli nel dettaglio:
A) Deducibilità
Il fondo pensione prevede la deduzione delle somme versate dal reddito complessivo fino ad € 5.164,57 per ogni anno. Ricordiamo che “deducibilità” significa che le somme versate riducono il Reddito Imponibile (ossia il reddito su cui si applicano le aliquote di tassazione Irpef). Il vantaggio concreto, ogni anno di imposta, è una riduzione della tassazione sul proprio reddito.
Questo beneficio si ha anche per i soggetti fiscalmente a carico: quindi se il genitore effettua versamenti nel FPA del figlio, potrà dedurre tali versamenti, avendone un immediato beneficio in termini di minor imposte.
N.B. il vantaggio della deducibilità ha sempre il limite totale di € 5.164,57 annui, quindi se il genitore ad esempio ha già un suo fondo pensione su cui nell’anno ha versato 4.000 euro, avrà “capienza” per dedurre i versamenti sul fondo del figlio, entro 1.164,57 euro. Quindi il genitore non potrà effettuare ulteriori versamenti nel FPA del figlio? Certo che potrà effettuare versamenti anche oltre il plafond della massima deducibilità. Il vantaggio per suo figlio si sposterà semplicemente nel tempo: le somme versate e non dedotte, andranno comunicate nell’anno successivo al FPA (una semplice comunicazione, che spesso si effettua online in area riservata del Fondo) così che la quota di rendita pensionistica, o di capitale in alternativa, che deriva da tali contributi non dedotti, sarà esente da imposte.
B) Tassazione della Prestazione
La tassazione più alta del fondo pensione nella fase di erogazione della prestazione (tipicamente la Rendita integrativa a quella che si riceverà dal sistema previdenziale pubblico INPS) è del 15%, che scende dello 0,3% all’anno dopo il 15° anno di adesione fino ad un minimo del 9%. Quindi, per semplificare, la tassazione che sosterrà il minorenne (oggi aderente al FPA) quando arriverà all’età pensionabile, sarà soltanto del 9%. Ricordiamo che oggi il sistema Irpef prevede come aliquota di tassazione minima il 23% (a salire a seconda del reddito). Già ragionando sull’aliquota Irpef minima, la differenza tra 9% e 23% è notevole.
Ecco perché iniziare il prima possibile. La data di adesione al FPA è lo START del percorso, è la data da considerare per far partire il calcolo della tassazione finale, indipendentemente dai versamenti o meno che vengono effettuati nel FPA.
È possibile ottenere delle anticipazioni?
Certamente, ed anche in questo caso vale il concetto dello START: prima ci si attiva e meglio è.
Facciamo un esempio pratico… Luca ha 2 anni quando i genitori decidono di regalargli l’adesione ad un FPA: qualche risparmio durante l’anno e le mance dai nonni e dai parenti nelle ricorrenze, permette loro di mantenere una contribuzione abbastanza stabile. Lavorano entrambi, hanno il loro FPA personale, ma complessivamente riescono a dedurre interamente i premi versati sia nelle loro forme di previdenza che in quella del figlio.
Quando Luca ha 25 anni, decide di comprare un piccolo appartamento nella città dove ha studiato, perché una delle Aziende con cui si è interfacciato per una ricerca legata alla sua tesi, gli ha offerto un posto di lavoro e dopo pochi mesi di prova lo ha confermato.
Potrebbe chiedere un mutuo, ma di fatto lavora da pochissimo e non è semplice trovare una soluzione adeguata. I genitori gli danno una mano e lui comunque può attingere al suo FPA a cui è iscritto ormai da 23 anni e su cui è già maturato un montante che dà un importante contributo a finanziare il suo progetto.
E Luca iniziando a lavorare, con i propri risparmi ricorrenti e con il contributo del TFR, negli anni andrà a ripristinare un montante che gli permetterà di gestire al meglio la sua fase previdenziale.
La normativa consente di prelevare anticipatamente soldi dal fondo per acquistare (o ristrutturare) la prima casa per sé o per i propri figli, nella misura del 75% dell’intera posizione maturata, se sono almeno decorsi 8 anni dall’iscrizione al FPA (l’importanza dello START). È anche possibile richiedere anticipazioni per ulteriori esigenze (sempre dopo 8 anni) fino al 30% del montante e per Spese Sanitarie per situazioni gravi attinenti all’aderente, al coniuge o suoi figli senza limitazioni di anzianità di iscrizione, fino al 75% della posizione.
Non è solo uno strumento per vecchi
Senza troppi giri di parole, il tema Fondo Pensione spesso viene considerato noioso, poco interessante, complicato, uno strumento a cui ci si può avvicinare con calma visto che tanto servirà quando si è vecchi.
In realtà sono innumerevoli i vantaggi per chi preme lo START da giovane ed anche da giovanissimo. Vantaggi di cui inizialmente possono usufruire i genitori e che nel tempo accompagnano l’aderente al FPA, sia nella fase di accantonamento, che di erogazione delle prestazioni.
Se guardiamo al futuro del nostro sistema sociale / assistenziale / previdenziale, non possiamo non tener conto di come la bassa natalità, l’invecchiamento della popolazione e la frammentazione del mercato del lavoro, richiedano la costruzione di un pilastro integrativo che diventi un valido alleato per il futuro dei nostri giovani.
Stai valutando un Fondo Pensione per i tuoi figli o nipoti? Vuoi approfondire il tema prima di fare la tua scelta? Contattami.